La sua storia ha commosso il mondo nel bel mezzo dei Giochi Olimpici a cui desiderava partecipare. Samia Yusuf Omar a Londra non è mai arrivata. E’ morta nell’aprile scorso, a 21 anni, nel tentativo di raggiungere l’Italia su un barcone partito dalla Libia, inseguendo il suo sogno olimpico e di libertà. Samia a 17 anni partecipò ai Giochi di Pechino 2008 rappresentando la Somalia sui 200 metri. A ricordare la sua scomparsa il connazionale Abdi Bile, campione mondiale sui 1500 a Roma ’87, che al Meeting di Rieti nel 1989 ottenne il primato personale e nazionale di 3’30”55.
Il Comune di Rieti, su segnalazione di Amnesty International, ha chiesto agli organizzatori di Rieti 2012 di ricordare la drammatica vicenda di Samia, portandola all’attenzione del pubblico. Per questo, una delle gare più attese e veloci della quarantaduesima edizione, gli 800 femminili saranno dedicati alla memoria di Samia Yusuf Omar, affinché la sua corsa continui e il suo sacrificio trasmetta un messaggio di speranza.
Rieti 2012 dedica alla memoria dell’atleta somala Samia la gara degli 800 metri femminili
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