L'Edizione del 2007


Rieti 2007 è l’edizione targata Powell. L’edizione dei 100m della freccia giamaicana. Asafa, uscito deluso dai mondiali di Osaka, stupisce il mondo fermando il cronometro sui 9”74. Tempo realizzato incredibilmente in semifinale, con una semplicità ed una scioltezza che hanno sorpreso tutti. Powell esce come una freccia dai blocchi: la sua progressione è impressionante fino ai 70. Poi sembra lasciarsi trascinare dalla potenza già espressa. Sembra non spingere più: ha un vento che lo sostiene, ma nei limiti (+ 1,7 m/s). Arriva col busto all’indietro. C’è voluto il display dell’Omega, per far comprendere quello che era successo. Per sentir nascere l’urlo dello stadio: record del mondo. E Rieti all’improvviso è in mondovisione. L’Equipe prepara la copertina: le sue tre pagine per raccontare l’impresa. Ma non è finita: nella finale è 9”78. Altro tempo formidabile, soprattutto se si tiene conto del fatto che stavolta non tira praticamente un filo d’aria, alle sue spalle.

Ma l’edizione del 2007 è anche quella di altri quattro record del Meeting. Misure importanti nel triplo femminile, dove la cubana Yargelis Savigne arriva a 14,92, precedendo di un soffio la russa Tatyana Lebedeva, come già era accaduto nella finale iridata. Velocissimi gli 800m in rosa, con la keniana Janet Jepkosgei che ferma il cronometro su 1’56”29. Bene, nella stessa gara anche la nostra Elisa Cusma che scende nuovamente sotto i due minuti (1’59”36). Nei 3000m femminili la nuova migliore prestazione dello stadio è quella di Vivian Cheruiyot, che chiude in 8’30”25, secondo miglior tempo del 2007. Nella prima volta della gara del lancio del martello al Meeting è infine il giapponese Koji Murofushi a catapultare l’attrezzo a 82,62 metri.

Sulla scia di Asafa l’edizione 2007 porta gloria anche a Simone Collio, che nel giro di un’ora si migliora due volte sui 100m abbassando il proprio primato personale prima a 10”18, poi a 10”14 (terzo miglior tempo azzurro di sempre). La somma delle prestazioni e dei valori espressi sulla pista e nelle pedane del Guidobaldi regala un altro entusiasmante piazzamento del piccolo grande Meeting reatino all’interno della Iaaf Evaluation, la classifica finale della Federazione Atletica Internazionale. Dopo il settimo posto del 2006 si resta nella top ten con un eccellente nono piazzamento.