L'Edizione del 2006


RIETI 2006, IL “MEETING DEI RECORD”
Rieti - Cala il sipario sul Rieti IAAF Grand Prix Meeting numero 36. Un’edizione, quella andata in scena al “Guidobaldi”, destinata ad entrare negli annali non solo della manifestazione, ma di tutta l’atletica nazionale ed internazionale per la grande serie di risultati ottenuti dagli oltre 200 atleti in gara. Risultati che, una volta di più, proiettano di diritto la manifestazione ideata nel 1971 da Sandro Giovannelli nell’elite dell’atletica mondiale.

Dall’8.36 di Andrew Howe nel salto in lungo ai due record italiani sui 400 piani fatti registrare da Andrea Barberi (45.19) e Daniela Reina (51.18), dalle due migliori prestazioni mondiali stagionali sui 3000m (il keniano Isaac Songok in 7.28.72) e sugli 800 metri maschili (1.43.09 del sudafricano Mbulaeni Mulaudzi), passando per i cinque record femminili del meeting migliorati nel volgere breve, non sono mancati per il 36° anno consecutivo i momenti in grado di tenere con il fiato sospeso il pubblico che ha assiepato ieri pomeriggio gli spalti dell’impianto reatino.

Andrew Howe, il talento sbocciato propria sul tartan del capoluogo sabino, si è limitato a superare in un’occasione la soglia degli 8 metri: tanto gli è bastato per atterrare ad 8.36, reagendo all’8.22 del francese Salim Sdiri assicurandosi così una vittoria festeggiatissima dal pubblico del capoluogo sabino, accorso in massa per applaudire il ritorno a casa del neo-campione europeo di Goteborg.

Nella serie “A” 800 metri maschili, ben sette atleti si sono presi la soddisfazione di abbattere il muro del minuto e 44 secondi, trascinati da Mulaudzi che ha fermato il cronometro ad 1.43.09 – mondiale stagionale – davanti al keniano Bungei (1.43.31) ed al campione europeo, l’olandese Bram Som, vicinissimo al record nazionale con 1.43.52.

Splendida la cavalcata della mezzofondista del Bahrein Maryam Yussuf Jamal che nella gara dei 1500 femminili con 3.56.18, Jamal ha ritoccato il primato del meeting della russa Podkopayeva, che resisteva dal 1984, mentre sulla stessa distanza, ma al maschile, lo statunitense Bernard Lagat è andato sotto al muro dei 3.30 con 3.29.68, vicinissimo al record USA di 3.29.30 stabilito proprio al “Guidolbaldi” nel 2005.

Un doppio record nazionale è arrivato invece dalla campionessa europea dei 400 metri piani, Vanya Stambolova, che ha fatto suo il primato della Bulgaria – già di sua proprietà – aggiudicandosi il giro di pista in 49.53. Una scia, quella della Stambolova, in cui ha saputo inserirsi l’Azzurra Daniela Reina, da ieri in vetta alle liste italiane all-time con il tempo di 51.18.

Rimane lontanissimo per Isaac Songok il record mondiale dei 3000 metri maschile ottenuto proprio a Rieti del 1996 da Daniel Komen (7.20.67), ma il 7.28.72 vale comunque la miglior prova del 2006 sulla distanza.

Prestazioni a cui si aggiungono i record del meeting, tutti al femminile, ritoccati ieri negli 800 dalla keniana Janet Jepkosgei (1.57.07), nei 1500 da Maryam YussufJamal dallo stato del Bahrein con 3.56.18, nel triplo dalla russa Anna Pyatykh (14.74), nel peso dalla bielorussa Natalya Khoroneko (19.83) e nel disco dalla campionessa tedesca Franka Dietzsch (65.38) e che proiettano la rassegna retina nell’olimpo dei primi dieci migliori meeting al mondo.

RIETI CON IL MEETING 2006 NELLE CASE DI TUTTO IL MONDO
Rieti si conferma ancora una volta tra le capitali della grande atletica entrando, grazie ai risultati dell'edizione del 2006, entrando così nelle case degli sportivi di tutto il mondo.

Tutti i principali canali e network mondiali hanno offerto in diretta le straordinarie gare del “Guidobaldi”: al Jazeera, Finnish Sport Channel, e soprattutto il network Eurosport hanno anche riproposto in differita, nella notte italiana, la kermesse sabina.

Motivo d’orgoglio e di soddisfazione non solo per il Comitato Organizzatore guidato da Sandro Giovannelli, ma per tutta la città di Rieti, il cui nome è apparso oggi non solo sui quotidiani politici e sportivi italiani ma anche su alcuni dei siti più in voga presso gli appassionati di atletica leggera in Italia e nel mondo. Oltre al sito della IAAF, la federazione internazionale (www.iaaf.org), ed al sito FIDAL (www.fidal.it), spazio a quello che è già stato ribattezzato come il “Meeting dei Record” arriva dal sito statunitense di riferimento www.letsrun.com e dagli spazi web di molti importanti quotidiani tra cui il britannico “The Sun”, il celeberrimo quotidiano della “Grande Mela” New York Times ed il sudafricano “Mail and Guardian”.

IAAF EVALUATION: RIETI NELLA STORIA, SETTIMA AL MONDO
E' ufficiale. La "Iaaf Evaluation" ha confermato Rieti 2006 nella top ten della graduatoria tecnica dei meeting del mondo. Il settimo posto, oltre ad essere un record assoluto per il Meeting diretto da Sandro Giovannelli, pone sorprendentemente la manifestazione reatina al di sopra di due appuntamenti della miliardaria Golden League: esattamente Berlino ed Oslo (rispettivamente al nono e decimo posto).

Per l'anno 2006, la chiusura del circuito ha regalato per la seconda volta consecutiva il primo posto al Golden Gala di Roma che ha preceduto i due eventi svizzeri di Losanna e Zurigo. Parigi e Atene scavalcano Bruxelles (che aveva sempre centrato un posto tra i primi tre sin dal 1998) solo sesta in questo 2006, mentre alle spalle di Rieti (sospinto dai due primati mondiali stagionali su 3000m maschili e 800m maschili, dalla pioggia di record nazionali e dai cinque record del Meeting) si piazzano Stoccolma e, come già accennato, le due tappe della Golden League Berlino ed Oslo.