L'Edizione del 2009


Domenica 6 settembre 2009: Rudisha a un passo dal mito di Kipketer

Venti d’incertezze soffiano contro l’organizzazione dell’edizione numero 39 del Meeting. Nel giorno in cui un turbine di vento contrario non riesce a negare ad Asafa Powell la volata numero 57 sotto ai 10 secondi (9”99, -1,5 m/s il vento), primatista assoluto per continuità sotto alla storica barriera dei 100 metri, il tempio del mezzofondo tiene fede alla sua tradizione regalando la miglior prestazione mondiale stagionale sugli 800 metri. Protagonista è David Rudisha, masai di 21 anni, figlio d’arte (papà Daniel vinse il bronzo con la 4x400 a Messico ‘68). Rudisha ha volato sui due giri di pista in 1’42”01 (record keniano e d’Africa), quarto uomo di sempre al mondo (dopo Kipketer, Coe e Cruz), offrendo per la sesta volta nella sua quarantennale storia al meeting di Rieti la possibilità di chiudere la stagione in testa alle liste degli 800. Da 12 anni un ottocentista non correva su questi livelli. E in questa gara sono ben tre gli alteti a scendere sotto il ragguardevole crono di 1’43: a Rudisha si accodano l’altro keniano Alfred Kirwa Yego (1’42”67) e il sudafricano Mbulaeni Mulaudzi (1’42”86). Ai mondiali di Berlino Rudisha era stato il primo escluso in semifinale (“Avevo freddo e la tattica non è il mio forte”). L’impressione è che questo talento potrà attaccare il primato mondiale (1’41”11) del danese Kipketer.

A svelare i retroscena della sua partecipazione è Sandro Giovannelli: “Ho ingaggiato David alle 22.30 di venerdì, dopo la sua vittoria al meeting di Bruxelles – ricorda – organizzandogli una gara su misura per inseguire un grande tempo e chiedendo a mia figlia Roberta di organizzargli un viaggio non facile, considerando l’ora”. Quale momento migliore per strappare una promessa importante: “David è rimasto stupito dall’atmosfera del nostro stadio e dalle condizioni trovate in pista: per questo ha assicurato il suo ritorno nel 2010, per migliorarsi ancora e stupire il mondo”. Parole da tenere bene a mente.

L’edizione numero 39, che ospita 16 medagliati dei Giochi Olimpici di Pechino e ben 24 dei recenti mondiali di Berlino riscrive il primato del meeting dei 3000 siepi donne con la keniana Ruth Bisibori Nyangau, 9’13”92.

A fine meeting Giovannelli insiste sulla necessità di dare un futuro sicuro al Meeting, evitando le tribolazioni che hanno accompagnato l’ultima edizione: “E’ necessario creare di una fondazione composta da enti pubblici e privati in grado di supportare economicamente la macchina organizzativa per poter festeggiare nel migliore dei modi il 40° anniversario”.