DICHIARAZIONI SANDRO GIOVANNELLI E ASAFA POWELL
07 settembre 2008, ore 20:26
Sandro Giovannelli archivia il “suo” trentottesimo
meeting con un sorriso: “Non sono arrivati record del
mondo, ma abbiamo assistito a tre ore di atletica di
altissimo livello. Ottimi tempi, ottime performance,
ottimo pubblico. Peccato solo per le condizioni meteo
nella prima parte della giornata e per i problemi
fisici ad una delle lepri nei 5000 metri femminili
della Dibaba: non è riuscita a portare l’etiope sin
dove previsto e inevitabilmente il tempo finale ne ha
risentito”.
Dal Meeting Director del Rieti IAAF GP Meeting parole
d’elogio per Asafa Powell, la star giamaicana dei 100
metri che dopo il formidabile 9.77 in batteria
dominato la finale in 9.82 nonostante una falsa
partenza: “Sono molto grato ad Asafa, aveva
gareggiato due giorni fa a Bruxelles in condizioni
proibitive ma ha dimostrato attaccamento al nostro
meeting ed ha corso due grandi tempi in meno di
un’ora. Grazie a questo grande campione a nome mio,
dell’organizzazione, di tutta Rieti”.
Il velocista giamaicano, nella conferenza stampa di chiusura, è parso soddisfatto a metà: “Gateshead, Losanna, Bruxelles, oggi Rieti, un po’ di stanchezza c’era. In batteria ho avuto una buona partenza, non perfetta, ma non sono riuscito ad esprimere la velocità che avrei voluto. Nella finale la falsa partenza mi ha un po’ condizionato nell’uscita dai blocchi, ma la gara è andata sicuramente meglio, anche se il cronometro dice diversamente. Tra la batteria e la finale – ha spiegato Powell – il mio allenatore mi ha ripetuto che continuo sempre a ripetere gli stessi errori: ci lavoreremo a fondo in vista della prossima stagione”.
Per Powell quella di oggi è stata la quarta affermazione personale a Rieti, ed il 9.77 in batteria il secondo miglior tempo strappato sulla pista reatina dopo il 9.74 mondiale dell’anno passato: “Sulla pista di Rieti mi trovo a mio agio, anche oggi ho avuto buone sensazioni”.
Assalto al record del mondo dell’amico-rivale Usain Bolt fallito, ci si riprova la prossima stagione: “Non so ancora se sarò alle finali IAAF di Stoccarda, sono stanco e per la sfida ad Usain ed al suo Mondiale ne riparleremo l’anno prossimo. Il 2009 sarà un anno importante e se saremo entrambi in queste condizioni ci sarà da divertirsi”.
Il velocista giamaicano, nella conferenza stampa di chiusura, è parso soddisfatto a metà: “Gateshead, Losanna, Bruxelles, oggi Rieti, un po’ di stanchezza c’era. In batteria ho avuto una buona partenza, non perfetta, ma non sono riuscito ad esprimere la velocità che avrei voluto. Nella finale la falsa partenza mi ha un po’ condizionato nell’uscita dai blocchi, ma la gara è andata sicuramente meglio, anche se il cronometro dice diversamente. Tra la batteria e la finale – ha spiegato Powell – il mio allenatore mi ha ripetuto che continuo sempre a ripetere gli stessi errori: ci lavoreremo a fondo in vista della prossima stagione”.
Per Powell quella di oggi è stata la quarta affermazione personale a Rieti, ed il 9.77 in batteria il secondo miglior tempo strappato sulla pista reatina dopo il 9.74 mondiale dell’anno passato: “Sulla pista di Rieti mi trovo a mio agio, anche oggi ho avuto buone sensazioni”.
Assalto al record del mondo dell’amico-rivale Usain Bolt fallito, ci si riprova la prossima stagione: “Non so ancora se sarò alle finali IAAF di Stoccarda, sono stanco e per la sfida ad Usain ed al suo Mondiale ne riparleremo l’anno prossimo. Il 2009 sarà un anno importante e se saremo entrambi in queste condizioni ci sarà da divertirsi”.